Varmia e MasuriaPolonia

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Il voivodato della Varmia-Masuria, conosciuto come la Terra dei Mille Laghi, è una meta che attira turisti desiderosi di ammirare paesaggi incantevoli, vivere avventure acquatiche e scoprire una ricca storia. La regione offre numerose attrazioni: ampi laghi, fitte foreste, pittoreschi paesini ricchi di monumenti e di architettura tradizionale.

Una delle città più importanti di questa regione è Elbląg, che incanta con la sua storia ricca e con attrazioni turistiche uniche. Il centro storico di Elbląg, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato ricostruito in modo originale, combinando l’impianto medievale delle vie con un’architettura moderna.

Sulla mappa turistica di Varmia e Masuria merita una menzione anche il Lago di Ryn, circondato da boschi e da villaggi pittoreschi. È uno dei laghi più grandi del Masuria, noto per le ottime condizioni per la vela e il kayak, nonché per la ricchezza della fauna e della flora. Nei pressi del lago si trova il grazioso paese di Ryn, che ospita un castello dei Cavalieri Teutonici del XIV secolo, oggi trasformato in hotel e centro congressi.

Stynki

Un piatto fatto con piccoli pesci (principalmente il coregone europeo, Osmerus eperlanus), fritti in olio profondo, ricorda effettivamente la caca bulgara o il gavros tiganitos greco.

I coregoni sono popolari soprattutto in Russia, Lettonia, Estonia e nel nord della Polonia, in particolare lungo il Mar Baltico e nelle regioni lacustri come la Masuria. Spesso vengono preparati impanati nella farina e fritti fino a diventare croccanti; si mangiano interi, senza sfilettare, proprio come la caca bulgara.

Somiglianze con altre cucine:

  • BulgariaCaca (цаца): piccoli pesci fritti, generalmente aringhelle
  • GreciaGavros tiganitos (γαύρος τηγανητός): acciughe fritte
  • SpagnaBoquerones fritos: acciughe fritte
  • ItaliaAlici fritte: piatto simile a base di acciughe

La Varmia era un feudo papale?

La Varmia era un cosiddetto dominium episcopale, cioè uno stato ecclesiastico governato dal vescovo di Varmia (che deteneva potere non solo spirituale, ma anche temporale).

Dal XIII secolo il vescovo di Varmia era formalmente un feudatario del papa, ma il potere sovrano effettivo spettava all’Ordine Teutonico fino al 1466, e dopo la pace di Toruń la Varmia divenne parte della Corona del Regno di Polonia, pur mantenendo il vescovo l’autonomia e rimanendo direttamente soggetto al papa nelle questioni ecclesiastiche.

I vescovi di Varmia avevano il diritto di battere moneta, riscuotere tasse e amministrare la giustizia, ma le nomine dei vescovi dovevano essere approvate dal re di Polonia. Alcuni documenti del XVI secolo definiscono la Varmia come terram nullius — non completamente polacca, né completamente papale, ma “terra della Chiesa”.