Città situata nella parte occidentale della Bielorussia, vicino al confine con la Polonia.
Brest ha una storia lunga e ricca. Qui si trovano i resti di antiche fortificazioni, tra cui la famosa Fortezza di Brest, che ha avuto un ruolo importante nella storia sia della Polonia, sia della Bielorussia. Durante la Seconda guerra mondiale, Brest fu teatro di aspri combattimenti tra le truppe tedesche e sovietiche. A causa degli scontri, gran parte della città fu distrutta.
Brest è oggi un importante centro culturale ed educativo della Bielorussia. La città ospita numerosi musei, teatri e altre istituzioni culturali. Tra i monumenti principali si trovano la cattedrale dei Santi Simone ed Elena e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
La Fortezza di Brest
Complesso di strutture difensive del XIX e inizio XX secolo situato a Brest-Litovsk, costruito come parte del sistema di fortificazioni dell’Impero Russo sul confine occidentale.
Nel 1971 è stato inaugurato il Complesso commemorativo della Fortezza-eroe di Brest. Il complesso scultoreo e archeologico comprende edifici sopravvissuti, rovine conservate, bastioni difensivi e opere monumentali d’arte contemporanea. Il tutto è situato nella parte orientale della cittadella.
Cambio della guardia davanti al monumento
Il Monumento al Coraggio – “Mužestva”
È il monumento centrale del complesso Fortezza di Brest – Eroe (Брестская крепость-герой) in Bielorussia.
Raffigura la testa di un soldato sovietico che emerge da un enorme blocco di cemento, con le labbra serrate e lo sguardo rivolto verso il basso – simbolo di determinazione e resistenza.
Il monumento commemora la eroica difesa della fortezza di Brest da parte dei soldati dell’Armata Rossa nel giugno 1941, durante l’attacco tedesco dell’Operazione Barbarossa. È uno dei simboli più riconoscibili della memoria della Grande Guerra Patriottica nell’ex Unione Sovietica.
Il soldato non rappresenta una persona specifica, ma è una figura simbolica del difensore dell’URSS — qualcuno che “non arretra nemmeno di un passo”. Per questo gli fu dato un volto severo, spaventoso agli occhi degli “imperialisti occidentali”.
Gli artisti del periodo sovietico tendevano a stilizzare i volti in chiave realista-socialista: mascella pronunciata, sopracciglia aggrottate, sguardo colmo di rabbia o tensione. Doveva rappresentare “l’uomo nuovo”, pronto al sacrificio. La delicatezza non era ben vista.
Un “dio della guerra” in cemento, secondo l’immaginario sovietico.
Il Monumento “Sete”
Commemora la drammatica mancanza d’acqua durante la difesa della fortezza nel giugno 1941. L’acquedotto fu distrutto nei primi giorni dell’attacco tedesco e quell’estate fu particolarmente calda e secca.
Il monumento raffigura un soldato che striscia, con l’elmetto teso verso l’acqua – simbolo degli eroici tentativi di ottenere anche solo una goccia.
Cattedrale di San Nicola a Brest
Chiesa ortodossa costruita tra il 1856 e il 1879 all’interno della Fortezza di Brest.
Fu realizzata con i fondi degli ufficiali della guarnigione e del clero militare.
Nel 1919 fu trasformata in chiesa cattolica militare di San Casimiro, su progetto dell’architetto Lisiecki, e nel 1928 fu restaurata grazie all’impegno del sacerdote A. Matsjakiewicz.
Gravemente danneggiata durante la Grande Guerra Patriottica, prima della guerra era utilizzata come club militare. Nel 1972 fu restaurata e inclusa nel complesso commemorativo della Fortezza-eroe di Brest.
Stazione ferroviaria di Brest-Centralnyi
Il primo edificio della stazione di Brest fu costruito nel 1886 e inaugurato il 28 maggio alla presenza dello zar Alessandro III.
Nel 1915, durante la Prima guerra mondiale, fu gravemente danneggiato durante la ritirata delle truppe russe.
Alla fine della guerra, le autorità polacche (che avevano ottenuto Brest) costruirono un nuovo edificio.
La visita del maresciallo Kliment Vorošilov a Brest nel 1949 portò alla decisione di ricostruire la stazione, ristrutturazione completata tra il 1953 e il 1957, che conferì alla stazione l’aspetto attuale.