Monastero ortodosso costruito nel XV secolo nella località rumena di Sucevița, nella regione della Bucovina.
Il Monastero di Sucevița è uno dei quattro monasteri della Bucovina iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Fu fondato nel 1585 dal principe Gheorghe Movilă, e la sua costruzione durò circa dieci anni. Il monastero è particolarmente famoso per i suoi affreschi murali, tra i più impressionanti tra quelli dei monasteri della Bucovina. Questi dipinti raffigurano scene bibliche, storie di santi e martiri, nonché vari simboli cristiani. Caratteristica distintiva degli affreschi di Sucevița è la ricchezza dei colori, tra cui spicca un verde intenso, visibile nei motivi vegetali.
All’interno del monastero si conservano anche numerosi oggetti di grande valore, come manoscritti scritti a mano, icone e reliquie. Il Monastero di Sucevița è un importante centro di vita religiosa e culturale della Bucovina, oltre a essere una meta turistica molto apprezzata.
L’affresco esterno della chiesa sul lato orientale, distribuito sulle tre absidi, rappresenta un unico, enorme complesso pittorico chiamato "La Cena". Questo complesso è suddiviso in sette registri orizzontali che illustrano le gerarchie celesti e terrene: serafini, angeli, profeti, apostoli, vescovi, martiri, eremiti e monaci.
Alla fine dell’abside, sulla facciata meridionale della chiesa, si trova un altro grande complesso pittorico noto come "L’Albero di Iesse", che rappresenta simbolicamente la genealogia fisica e spirituale di Cristo – i suoi antenati e tutti coloro che ne predissero la venuta sulla Terra.
Sulla facciata settentrionale, su una vasta superficie, è esposto il più prezioso affresco all’aperto di Sucevița, conosciuto come "La Scala di Giovanni Climaco", dal nome dell’autore della leggenda della scala verso il cielo. Questa scena rappresenta l’antica credenza popolare secondo cui l’anima, dopo la morte, deve attraversare diverse “dogane aeree” per giungere al supremo giudice.
Questa scala è conosciuta anche come "Scala del Paradiso" o "Scala delle Virtù"?
Nel museo del monastero si conserva una capsula d’argento dorato contenente i capelli di Elisaveta, moglie di Ieremia Movilă. Nel 1617 Elisaveta e il figlio Alessandro furono catturati dai Turchi e portati prigionieri a Costantinopoli; in segno di dolore profondo, la donna si tagliò i capelli e li inviò a Sucevița?