Trakai (in polacco: Troki). Città situata a circa 28 km a ovest di Vilnius, capitale della Lituania. È famosa soprattutto per il magnifico castello che sorge su un'isola al centro del lago Galvė.
Il castello sull`isola di Trakai
Il castello di Trakai fu un tempo residenza dei grandi duchi di Lituania e uno dei principali centri politici, culturali e militari del Granducato di Lituania. Nel XV secolo fu governato dal granduca Vytautas, uno dei più importanti sovrani della Lituania, che ebbe un ruolo chiave nell’unificazione della Lituania e della Rus'.
Oggi il castello è uno dei monumenti più importanti della Lituania e una delle mete turistiche più visitate del Paese. All’interno ospita un museo dedicato alla storia e alla cultura lituana, con una ricca collezione di arte, artigianato e armi del periodo del Granducato.
Oltre al castello, Trakai offre numerose altre attrazioni turistiche, come la chiesa ortodossa di Santa Maria Maddalena, la chiesa di San Giovanni Battista, il museo della cultura caraita (i caraiti sono un piccolo gruppo etnico che si stabilì a Trakai nel XV secolo), oltre a numerose case vacanza e ristoranti che propongono piatti tradizionali lituani, tra cui i celebri kibinai (ravioli ripieni di carne o pesce).
Regione dei Laghi di Vilnius
Trakai si trova nella regione lacustre di Vilnius, su una penisola circondata dal lago Galvė a nord, dal lago Tatariszkės a ovest, dal lago Luka a est e dal lago Gilušis a sud.
È una regione pittoresca della Lituania sud-occidentale, nota per i suoi numerosi laghi glaciali, le dolci colline e il ricco patrimonio storico.
Il lago Galvė è uno dei più profondi della Lituania (fino a circa 46 metri), con numerose isole, tra cui l’isola del castello. Le acque sono relativamente pulite e spesso giudicate favorevoli alla balneazione, anche se le rilevazioni ufficiali possono variare di anno in anno.





I caraiti a Trakai
I caraiti sono un gruppo etnico-religioso unico e affascinante, la cui storia in Europa Centro-Orientale – e in particolare a Trakai – supera i 600 anni. Spesso confusi con i tatari, hanno invece origini, religione e cultura ben distinte.
I caraiti (o karaimi) sono un popolo turcofono che professa il caraismo – una religione monoteista derivata dall’ebraismo. A differenza degli ebrei rabbinici, non riconoscono il Talmud e si basano esclusivamente sul Tanakh (la Bibbia ebraica).
Furono portati a Trakai nel 1397 o 1398 dal granduca Vytautas, che dopo una spedizione in Crimea vi condusse circa 300 famiglie caraiste. Dovevano servire come guardie del castello, interpreti e combattenti.
La lingua caraita appartiene alla famiglia turca, ma contiene influenze ebraiche e slave.
I caraiti conservano un forte senso d’identità, combinando elementi delle culture ebraica, turca e lituana. Indossavano abiti orientali caratteristici e un tempo praticavano l’endogamia (matrimoni solo all’interno del gruppo). Sono noti anche per la loro cucina, in particolare per i kibinai, che oggi sono diventati un piatto molto diffuso in tutta la Lituania.
Kibinai – la cucina caraita
Il piatto più celebre della tradizione caraita, diventato quasi nazionale in Lituania. Si tratta di ravioli di pasta friabile, solitamente ripieni di carne d’agnello o di manzo tritata con cipolla. Vengono cotti al forno e risultano croccanti all’esterno e succosi all’interno.
A Trakai (in lituano: Trakai, in polacco: Troki), cittadina nei pressi di Vilnius, si possono gustare in numerosi locali gestiti da discendenti dei caraiti.
