Situata nell’Europa sud-orientale, la Serbia offre numerose attrazioni per i turisti.
Belgrado – La capitale della Serbia, Belgrado, è una città dinamica con una ricca storia e una vivace scena culturale. Vale la pena visitare Kalemegdan, la fortezza con vista panoramica sulla città, la Città Vecchia con le sue stradine strette, così come i quartieri moderni pieni di ristoranti, bar e negozi. Belgrado è anche nota per i suoi numerosi musei, tra cui il Museo Nazionale e il Museo di Tito.
Novi Sad – La seconda città più grande della Serbia è famosa per il festival EXIT, uno dei più importanti festival musicali d’Europa. La città ospita anche splendidi monumenti, come la Fortezza di Petrovaradin, e un affascinante centro storico.
Subotica – Questa affascinante città si trova nel nord della Serbia, vicino al confine con l’Ungheria. È una delle città più importanti della regione della Voivodina e offre numerose attrazioni turistiche e culturali.
L`aquila bicipite
L’aquila bicipite ha origine da Bisanzio – l’Impero Romano d’Oriente la usava come simbolo di un unico potere imperiale con due sfere d’influenza: Oriente e Occidente, nonché dell’unità tra Chiesa e Stato. Questo simbolo rappresentava l’autorità imperiale.
I serbi adottarono questo emblema nel Medioevo, in particolare sotto la dinastia dei Nemanjić (XIII–XIV secolo). In questo modo volevano sottolineare la loro indipendenza e la continuità con la tradizione imperiale bizantina – soprattutto dopo l’incoronazione di Stefano Dušan come imperatore dei Serbi e dei Greci nel 1346.
L’aquila bicipite è uno dei simboli araldici più maestosi e carichi di significato storico in Europa. Nel caso della Serbia, non rappresenta solo il potere: è un potente richiamo alla tradizione imperiale bizantina, a cui i Serbi si sono sempre rifatti fin dal Medioevo.
Sul petto dell’aquila, nello stemma contemporaneo, si trova uno scudo rosso con una croce bianca e quattro lettere stilizzate S (in realtà la lettera cirillica C) – antico simbolo nazionale serbo:
„Само слога Србина спасава” (Solo l’unità salva il Serbo).
Sopra l’aquila – una corona reale (simbolo della monarchia).
All’estremità della coda – due gigli dorati (che simboleggiano la purezza monarchica e il legame con l’araldica europea).
Altri luoghi in cui troviamo l’aquila bicipite:
- Bisanzio – l’originale (aquila dorata su sfondo porpora)
- Sacrum Romano Impero – dal XIII secolo, spesso aquila nera su fondo dorato
- Russia – dall’epoca di Ivan III, che sposò una principessa bizantina; simbolo della Russia fino a oggi
- Albania – aquila bicipite nera su sfondo rosso (simbolo dell’indipendenza e di Skanderbeg)
- Montenegro – anch’esso con aquila bicipite, simile a quella russa, con lo stemma della dinastia Petrović-Njegoš sul petto
- Stemma dello Schleswig-Holstein – dove l’aquila bicipite compare come elemento araldico