La Voivodina (Vojvodina) è una regione autonoma situata nel nord della Serbia.
La regione si distingue per la sua grande diversità etnica e culturale. Vi abitano numerose minoranze nazionali, tra cui ungheresi, croati, rumeni e slovacchi.
La storia della Voivodina è legata a diversi Stati e imperi, tra cui l’Ungheria, gli Asburgo e il Regno di Jugoslavia. Nel 1848, durante la Primavera dei Popoli, la regione proclamò l’autonomia, ma alla fine fu incorporata nell’Impero austro-ungarico.
Dopo la Prima guerra mondiale, nel 1918, la Voivodina fu annessa al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, che in seguito divenne la Jugoslavia.
La minoranza ungherese in Voivodina
La minoranza ungherese in Voivodina è una delle comunità nazionali più antiche e significative della regione. La sua presenza, la cultura e l’attività sociale hanno una lunga storia che continua a influenzare il panorama etnico, culturale e politico odierno della Voivodina.
La presenza degli ungheresi nell’area dell’attuale Voivodina risale al Medioevo. La regione faceva parte un tempo del Regno d’Ungheria e successivamente della Monarchia asburgica. A causa di eventi politici e numerosi cambiamenti di confine – in particolare dopo la Prima guerra mondiale e il Trattato del Trianon – una parte significativa del territorio storico ungherese fu separata, e gli ungheresi che vivevano in quelle zone si trovarono sotto il controllo di nuovi Stati, tra cui la Jugoslavia, e più tardi la Serbia, nell’ambito della Voivodina autonoma.
Attualmente la minoranza ungherese rappresenta una delle più grandi comunità etniche della Voivodina. Sebbene i numeri esatti varino a seconda delle fonti e dei censimenti, si stima che questa popolazione conti alcune centinaia di migliaia di persone, rappresentando una quota significativa degli abitanti della regione. La loro concentrazione è particolarmente evidente nella parte nord-occidentale della Voivodina, dove esistono numerosi villaggi, cittadine e centri culturali.
Il principale centro della comunità ungherese in Serbia è Subotica, dove attualmente si stima che il 30–35% della popolazione sia di origine ungherese (in passato la percentuale era più alta). La città è il centro culturale, religioso e politico della minoranza ungherese. Vi operano un teatro in lingua ungherese, giornali, stazioni radio, scuole e licei con insegnamento in ungherese.